

Azienda Vinicola
di Francesco Zagaria
Storia, origine, produzione, estratti di
interviste al proprietario
Francesco Zagaria's vineyard
In Casapesenna, as well as in the rest of the province of Caserta (Agro-aversano), one of the main local products is asprinie grapes, a kind of grapes raised on monumental trees.This system takes the screws to climb up to 15 meters high, providing impressive green barriers full of clusters that must be collected on very high stairs by professionals known as “spider men”. Asprinio is the most recognizable among the wines of Campania.
Francesco Zagaria è il proprietario della Asprinio di Aversa Doc in Campania,
inserito nel territorio dell’Agro Aversano che comprende i 10 comuni del territorio
di Caserta tra cui Villa Literno, Casal di Principe, San Cipriano e Casapesenna.
Le origini del vigneto di Asprinio risalgono agli antichi Greci che lo chiamavano “Vino a spina” per la particolarità delle sue foglie. Nel 1986 i Francesi venivano nella pianura Campana per comprare le uve per fare lo champagne, in quanto è un'uva frizzante. Il nome Asprino, ci fa immaginare che il sapore del vino può essere aspro, invece risulta un vino fresco e a tratti acidulo.
La particolarità di questo vigneto è che ha una coltivazione alberata e supera anche i 20 m di altezza. Il signor Francesco quasi 30 anni fa, ha tagliato i vigneti, infatti i suoi vigneti raggiungono massimo 5 metri. Per la manodopera servono operai specializzati, chiamati anche “uomini ragno” perché si arrampicano per il raccolto, aiutandosi con una scaletta molto piccola in legno e ferro la cui realizzazione avviene da un falegname specifico.
L’azienda è molto antica, ha oltre 200 anni, ed è stata fondata dai nonni del Signor Francesco. Francesco ha 4 figli, ma solo il figlio Rosario che ha 28 anni aiuta il padre nella coltivazione della terra. Francesco ha cominciato a lavorare i campi a soli 7 anni, con passione e dedizione ha dedicato ai vigneti e alla terra tutta la sua vita, abbandonando così il sogno di fare il professore.
I campi sono grandi 40 ettari, oltre i vigneti, coltivano pomodori datterino e mais da granella. I prodotti trasformati e coltivati vengono venduti ad altre persone, per esempio il raccolto di pomodori viene venduto al mercato sia di Melito sia di Napoli, il vino e in particolar modo le uve Falanghina arrivano fino ai Campi Flegrei. Inoltre, con i loro vigneti producono anche un vino aziendale chiamato “15 metri”. Il raccolto dell’uva avviene tra settembre e ottobre quando la produzione è matura. Dopo il raccolto l’uva ha bisogno di riposarsi nel mese sia di dicembre sia di gennaio, dopodiché si fa la quarta potatura.
L’obiettivo dell’azienda è lottare per dare un buon prodotto che sia sano e naturale. Va infatti ricordato che nel 2019 ha vinto il primo posto come miglior vino del mondo al festival internazionale Vinitaly. Dall’incontro con Francesco abbiamo appreso che il lavoro, anche se impegnativo, è una cosa importante.